Ermete Trismegisto
 
il Tre volte Grandissimo
 
                                                                                                              
                                                                                                        "Ermes Trismegisto in un mosaico della Cattedrale di Siena."
 
Conoscenza storica di Ermete Trismegisto
Storicamente e un personaggio sospeso nel mistero del tempo, sacerdote, filosofo, legislatore, mago, alchimista (nel pavimento del duomo di Siena, dove la sua figura campeggia su una tarsia marmorea del 1482, è scritto che egli fosse "contemporaneo di Mosè") ma più di tutto un "semidio", si fa risalire un trattato chiamato "Corpus Hermeticum" in realtà collocabile tra il II e il III sec.d.C. (un tempo ritenuto molto più antico), composto da 14 trattati che vennero diffusi in Europa grazie alla loro traduzione ad opera di Marsilio Ficino negli anni 1463-64. E' il periodo in cui la magia, le scienze occulte, la riscoperta dei grandi filosofi dell'antichità vive un momento di grandissimo splendore. Ad Ermete viene attribuito anche un trattato-cult di tutta la Scienza Ermetica: la Tabula Smaragdina o Tavola di Smeraldo, costituita da 10 punti in cui tutti noi dovremmo trovare uno stimolo alla riflessione. La Tradizione narra che Ermete stesso incise le parole con la punta di un diamante sulla lastra di smeraldo verde.
Così come la leggiamo oggi, si può dire che risale all'incirca al IX secolo, di matrice islamica redatta su fonti precedenti, e fu fatta circolare da personaggi dei quali si fanno i nomi più svariati, a cominciare da Alessandro Magno, che ne sarebbe entrato in possesso tramite un suo soldato che l'avrebbe rinvenuta in una delle piramidi di Giza.
 
Domanda: Provate ad indovinare in quale piramide è stato trovato?
 
Ermete e il cristianesimo
Nel 1460 il monaco Leonardo di Macedonia consegnò alla corte di Cosimo de' Medici la prima copia manoscritta del Corpus Hermeticum giunta in Occidente dopo il Medioevo. Cosimo ne fece approntare una traduzione in latino a Marsilio Ficino nel 1463 e da questo momento in poi la storia del Corpus Hermeticum entrava nella storia della scienza e del pensiero occidentale. Il Corpus Hermeticum è composto da 17 trattati o logoi, che vengono ordinati dagli editori moderni da I a XIV e da XVI a XVIII , poiché nell'edizione del 1554 del Turnèbe furono inseriti dopo il XIV trattato tre frammenti ermetici di Stobeo e nell'edizione del 1574 del Flussas i tre frammenti di Stobeo vennero raccolti assieme ad un brano tratto dalla "Suda" sotto il nome di XV logos. Naturalmente gli editori moderni preferirono escludere il XV logos dalle proprie edizioni, mantenendo però inalterata la numerazione. La tradizione ermetica tuttavia possiede altri testi che il Corpus non comprende. Il più importante è l'Asclepio, che generalmente viene pubblicato come appendice del Corpus Hermeticum. L'originale greco dell'Asclepio è andato perduto e possediamo solo una traduzione latina. Questo trattato sembra essersi perduto in occidente dopo Sant'Agostino e solo dal XII secolo, attraverso alcuni autori, riprese a circolare. Pare quindi che fosse questo scritto a mantenere viva la tradizione ermetica durante il medioevo, essendo confluito nel Corpus Apuleiano. Poi abbiamo gli estratti di Giovanni Stobeo (V secolo d.C.), il quale raccolse 27 frammenti ermetici e li inserì nella sua antologia ("Florilegium") dedicata al figlio Massimo. Tra i più importanti estratti ermetici di Stobeo, si può ricordare "La vergine del mondo". Inoltre ci sono riferimenti ad opere ermetiche nei padri della Chiesa ( 25 frammenti) e in filosofi pagani e cristiani come Eusebio, Lattanzio, S.Cirillo, Giovanni Lido, Zosimo, Fulgenzio, Giamblico ( di questi ultimi tre autori possediamo 3 frammenti ), Sant'Agostino (già citato) ecc. Inoltre molti riferimenti all'ermetismo sono attribuiti all'imperatore Giuliano l'Apostata. I testi del Corpus Hermeticum e dell'ermetismo hanno una storia complessa. Le teorie ermetiche risalgono all'epoca dei Tolomei (II secolo a.C.), fiorite probabilmente in ambiente Alessandrino. La loro sistemazione scritta tuttavia va dal I secolo al III secolo d.C.
 
L'ermetismo viene considerato eresia
L'ermetismo venne discusso da filosofi pagani e cristiani, influenzando sia le filosofie tardo-antiche e sia il nascente cristianesimo. Il cristianesimo cercò di combattere le dottrine ermetiche dichiarandole eretiche. Infine nel VI secolo sembra che la letteratura ermetica si sia perduta nel nulla. Poi nel XI secolo Michele Psello, erudito bizantino, fa risorgere la tradizione ermetica e il Corpus Hermeticum. Con Psello, si può ritenere conclusa la formazione del corpus che giungerà in Occidente nel 1460.
 
La storia sulla Tavola di Smeraldo
Ad Ermete viene attribuito anche un trattato-cult di tutta la Scienza Ermetica: la Tabula Smaragdina o Tavola di Smeraldo, costituita da 10 punti in cui tutti noi dovremmo trovare uno stimolo alla riflessione. La Tradizione narra che Ermete stesso incise le parole con la punta di un diamante sulla lastra di smeraldo verde.
 
Volete sapere che cos'è?
E' un testo esoterico, comparso nel medioevo, attribuito dalla tradizione ad Ermete Trismegisto (il Tre volte Grandissimo) il grande sacerdote che portò la scienza iniziatica nell’antico Egitto.
 
Una ventata di storia
Pagine straordinarie sulla vita di Ermete Trismegisto sono state scritte da E.Shurè nella famosa opera “ I Grandi Iniziati”.
Secondo il pensiero tradizionale Trismegisto era detto tale, cioè tre volte grande perché era grandissimo filosofo, grandissimo sacerdote e grandissimo re; e lo era effettivamente in una epoca in cui i ruoli potevano coincidere. Egli era “Hermete Triplex”, re, filosofo e profeta.
 
Marsilio Ficino scrisse di Ermete: "Egli è detto il primo degli autori di teologia; gli successe Orfeo, secondo fra i teologi dell’ antichità: Aglaofemo ch’era stato iniziato all’insegnamento sacro di Orfeo, ebbe come successore in teologia Pitagora, di cui fu discepolo Filolao, il maestro del nostro divino Platone. Vi è quindi una prisca theologia ... che ha la sua origine in Mercurio e culmina nel divino Platone."
 
Nelle opere di O.M.Aïvanhov si legge anche che l’appellativo si ricollegava alla raggiunta autorità spirituale di Ermete nei tre piani (di qui “tre volte grande”).
 
Diodoro nella sua Biblioteca Storica (libro I, 15-16) scrive: “Tra tutti Osiride teneva nel più alto grado di considerazione Ermete, perché fornito di naturale sagacia nell’introdurre innovazioni capaci di migliorare la vita associata. Secondo la tradizione, infatti sono opera di Ermete l’articolazione del linguaggio comune, la denominazione di molti oggetti fino ad allora privi di nome, la scoperta dell’alfabeto e l’organizzazione dei rituali pertinenti agli onori e ai sacrifici divini. Egli fu il primo ad osservare l’ordinata disposizione degli astri e l’armonia dei suoni musicali secondo la loro natura; fu l’inventore della palestra e rivolse le sue cure allo sviluppo ritmico del corpo umano. Inventò anche la lira con tre corde fatte di nervi, imitando le stagioni dell’anno: adottò infatti tre toni, acuto, grave, medio, in sintonia rispettivamente con estate, inverno, primavera. Anche i Greci furono da lui educati nell’arte dell’esposizione e dell’interpretazione, vale a dire l’arte dell’ermeneutica, e per questa ragione gli hanno dato appunto il nome di Ermete. In generale Osiride ebbe in lui il suo scriba e sacerdote: a lui comunicava ogni questione e ricorreva al suo consiglio nella stragrande maggioranza dei casi. Invece di Atena, come credono i Greci, sarebbe stato Ermete a scoprire la pianta dell’ulivo.”
 
Ad Ermete vengono anche attribuiti altri testi eterogenei denominati ‘scritti ermetici’ estremamente apprezzati nel Rinascimento non appena vennero tradotti da Marsilio Ficino al quale erano stati consegnati dal monaco Leonardo di Macedonia (alla corte di Cosimo de’ Medici). Tra queste opere si segnala il famoso Pimandro che è il primo libro del Corpus Ermeticum. L’influenza degli scritti ermetici sul pensiero filosofico e la ricerca alchemica è stata grande (Giordano Bruno, Lattanzio....)
 
Gli scritti ermetici erano stati compilati in età ellenistica dagli Alessandrini, probabilmente attingendo dal corpo degli antichi sacri testi egizi. Si sostiene altresì che lo stesso Mosè attinse una parte del suo sapere dagli scritti di Ermete Trismegisto.
 
Tavola di Smeraldo
La Tavola di Smeraldo è stata tradotta dall’arabo in latino nel 1250. I Precetti furono trovati, prima dell’era cristiana, in una tomba egizia, iscritti su una tavola di smeraldo.
Scrisse Eliphas Levi che essa contiene “ l’unità dell’essere e l’unità delle armonie, sia ascendenti che discendenti, scala progressiva e proporzionale del Verbo; la legge immutabile dell’equilibrio e il progresso proporzionale delle analogie universali...”
 
Testo
Questo è vero senza menzogna, certo e verissimo.
Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una.
E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica per adattamento.
Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l’ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice.
Il padre di ogni telesma, di tutto il mondo è qui. La sua forza è intera se essa è convertita in terra.
Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande industria.
Egli sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori.
Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l’oscurità fuggirà da te.
È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida.
Così è stato creato il mondo.
Da ciò saranno e deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui.
È perciò che sono stato chiamato Ermete Trimegisto, possedendo le tre parti della Filosofia del mondo intero.
Ciò che ho detto dell’operazione del Sole è compiuto e terminato.
 
Chiarezza sull'insegnamento di Ermete Trismegistro
Viene spontaneo fare alcune profonde domande: Ma cos'è l'ermetismo? Si differenzia dall'esoterismo? E dalla religione? Perché l'uomo porta con sé una "Conoscenza", una "gnosi", da dove essa deriva? Chi gliel'ha data e perché tutte le Tradizioni l'hanno in comune?

Serena risposta: Alla base di tutto c'è il rapporto del "sacro" con l'anima umana. Tutte le religioni si occupano di fondere questo connubio dal momento del contatto con il "sacro" l'essere umano può trasformare sé stesso in un essere spirituale e assorbe la consapevolezza che oltre la materia esiste qualcosa di energetico, impalpabile e di i immortale. Ma possiamo affermare che l'unità trascendentale delle religioni è l'unità dell'esoterismo, il cui significato etimologico è "nascosto, segreto", così come l'anima è invisibile e interiore.
L'esoterismo è una dottrina, una Scienza che spiega i misteri dell'universo e i suoi fini e che articola due livelli di sapere, quello trasmesso oralmente (base della Tradizione, la Parola, il Verbo) e in maniera scritta (il Testo Sacro, che conserva i misteri occultandoli sotto un linguaggio ambiguo (decifrabile con un'apposita chiave di lettura), che va debitamente interpretato. L'esoterismo ha una vocazione universale e, in quanto "gnosi", ha un linguaggio universale: sintetizza i simboli e i miti presenti in ogni Tempo, riunifica le religioni stesse in una comune Origine, che è la Rivelazione primordiale.
Dio, o gli dèi, l'hanno posseduta da sempre e i Profeti, i Maestri l'hanno portata avanti quale retaggio ancestrale. La comprensione non del tutto semplice di questo concetto porta l'uomo ad una profondissima riflessione interiore, in cui cercare la propria conoscenza e la propria natura "divina", quel "germe" che aspetta di crescere e fiorire dentro ognuno di noi.
 
                                                                                                                                
                                                              Dice Ermete: "L'Intelligenza, Dio ha voluto metterla nel mezzo delle anime come premio da conquistarsi..."
 
 
 
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