- La storia di Atlantide
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- Una vecchia teoria
individuava Atlantide ad occidente di Gibilterra e considerava le isole
Canarie e l'arcipelago delle Azzorre appendici dell'antico continente
atlanteo.
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- Buongiorno antica
Atlantide
- Un’isola sommersa a
circa 70 metri sotto il mare nello Stretto di Gibilterra, potrebbe essere
Atlantide, la Nazione che fu colpita circa 12.000 anni fa da un grande
terremoto e tsunami, lo ha scoperto un geologo.
- La scoperta
aggiunge peso ad un’ipotesi che l’isola ha ispirato la leggenda narrata dal
filosofo Platone (Atene 428-27 348-47 a.C.) e si trova proprio di fronte
alle colonne d’Ercole, o Stretto di Gibilterra, come Platone stesso aveva
predetto.
- L’evidenza
proviene da un esame del fondo marino pubblicato nel Journal Geology.
- Marc-André Gutscher
dell’Università Western Brittany in Plouzanéa Francia, ha trovato un
deposito sedimentario di granito spesso tra i 0,50 a 1.20 centimetri, forse
è stato spazzato via da uno terribile tsunami.
- Spartel Island, nel
Golfo di Cadiz fu anche proposta come candidato per l’origine della leggenda
di Atlantide nel 2001 dal geologo francese Jacques Collina-Girard.
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- Ma é veramente esistita
la Nazione di Atlantide?
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- Il più grande, ed
antico, fautore dell'esistenza di Atlantide, fu senz'altro Platone
(Atene 428-27 348-47 a.C.) che la descrisse in due dei suoi famosi
dialoghi, il "Timeo" e il "Crizia" che hanno poi dato origine alla maggior
parte delle odierne ipotesi. Il filosofo greco basa la sua descrizione di
Atlantide su quelli che, secondo lui, erano i documenti scritti e conservati
dai sacerdoti egizi di Sais e i dipinti sulle colonne del tempio.
- Una parte del dialogo
di Solone (638 558 a.C.) con i sacerdoti di Sais: "Molte grandi opere
pertanto della città vostra (Atene) qui si ammirano, ma a tutte una
ne va di sopra per grandezza e per valore; perocché dice lo scritto di una
immensa potenza cui la vostra città pose termine, la quale violentemente
aveva invaso insieme l'Europa tutta e l'Asia, venendo fuori dal mare
atlantico. Infatti allora per quel mare la si poteva passare; che innanzi a
quella foce stretta che si chiama, come dite voi, colonne d'Ercole, c'era un
isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da
essa si poteva passare ad altre isole, e da queste isole alla terraferma di
fronte. In quell'isola chiamata Atlantide v'era un regno che dominava non
solo tutta l'isola, ma anche molte altre isole nonché alcune regioni del
continente al di là: il suo potere si spingeva, inoltre, al di qua delle
Colonne d'Ercole; includendo la Libia, l'Egitto e altre regioni dell'Europa
fino alla Tirrenia. In tempi posteriori per altro, essendo succeduti
terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una
brutta notte……tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide
similmente ingoiata dal mare scomparve".
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- "
Mappa di Atlantide n° 1
e
2..."
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- Nel 590 a.C., il
legislatore Solone, si era fermato nella capitale amministrativa
dell'Egitto: Sais. Qui aveva cercato di impressionare i Sacerdoti di Iside
illustrando le antiche tradizioni greche, ma uno di loro, Crizia, lo aveva
deriso, affermando che il popolo greco era poco informato rispetto agli
Egizi che possedevano molta documentazione scritta sull'argomento. Secondo
il sacerdote egiziano, infatti, per secoli, una civiltà evoluta era esistita
su "un'isola più grande della Libia e dell'Asia messe insieme".
L'isola era stata distrutta novemila anni prima da un immane cataclisma
insieme a tutti i suoi abitanti. Altre importanti informazioni sono
riportate nei "Dialoghi del Timeo e Crizia", scritti da Platone nel 340 a.C.."Dal
mare, verso il mezzo dell'intera isola, c'era una pianura; la più bella e la
più fertile di tutte le pianure, e rispetto al centro sorgeva una montagna
non molto alta (...)."
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- Conoscenza di
Atlantide
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"Mappa di Atlantide esterna
ed
interna n° 1"
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- Il continente di
Atlantide occupava un territorio rettangolare di 540 x 360 chilometri,
circondato su tre lati da montagne che lo proteggevano dai venti freddi, e
aperto a sud sul mare. La pianura era irrigata artificialmente da un
complesso sistema di canali perpendicolari tra loro, che la dividevano in
seicento quadrati di terra chiamati klerossu, in cui si trovavano
floridi insediamenti agricoli. La città principale, Atlantide, sorgeva sulla
costa meridionale ed era circondata da cerchia di mura la cui circonferenza
misurava settantun chilometri; la città vera e propria, protetta da altre
cerchie d'acqua e di terra, aveva un diametro di circa cinque chilometri e
mezzo.
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"Ipotetica immagine di come era strutturata Atlantide..."
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- Per fare un paragone
si potrebbe dire che misurasse quasi otto volte la Sicilia, pertanto, se non
proprio un continente, era pur sempre un'isola di grandezza non
trascurabile. Crizia ci descrive la fertilità delle sue terre popolate,
pensate un pò, da elefanti che, evidentemente, incontravano un
habitat confacente. Dopo la descrizione della fondazione di Atlantide ad
opera di Poseidone, Crizia, si addentra nei particolari sulla ricchezza e lo
splendore di un impero ritenuto vasto come l'Egitto: "Possedevano
ricchezze così ingenti come mai prima d'ora ve ne furono in alcuna
dominazione di Re e, come è improbabile, che potranno esservene in futuro,
e disponevano di tutto ciò di cui potevano aver bisogno, sia nelle città,
sia nelle campagne. Grazie alla loro potenza, molte cose venivano procurate
da paesi stranieri, ma l'isola produceva essa stessa quasi tutto ciò che è
necessario alla vita, in primo luogo tutti i metalli solidi e fusibili.
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- E
quel metallo, del quale non conosciamo oggi altro che il nome, l'oricalco,
vi si trova in abbondanza, essendo estratto in molti punti dell'isola e dopo
l'oro ( vedi statue e cornicioni tutti d'oro...), era il metallo più prezioso.
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- L'isola forniva alle arti tutto il
materiale onde abbisognavano; nutriva un gran numero di animali domestici e
di bestie selvagge, e tra questi numerosissimi elefanti; dava pastura agli
animali degli stagni, dei laghi e dei fiumi,, a quelli delle montagne e dei
piani…" La descrizione del clima dell'Atlantide e della varietà di
alimenti di cui i suoi abitatori potevano disporre fa certo pensare ad un
paradiso terrestre: "Produceva e manteneva tutti i profumi che la terra
produce oggi in diverse contrade, e cioè radici, erbe, piante, succhi
scorrenti dai fiori o dai frutti. Vi si trovava altresì il frutto della
vite; e quello che ci serve di solido nutrimento, il grano….Questi sono i
divini e mirabili tesori che in quantità indicibile produceva quell'isola,
fiorente allora sotto il sole". Il possente impero di Atlantide, che si
estendeva sulle isole vicine, era diviso in dieci stati confederati, ognuno
dei quali retto da un re; lo stato sovrano, quello che comprendeva la città
di Atlantide, era suddiviso a sua volta in sessantamila distretti; ogni
cinque o sei anni si svolgeva una sorta di pubblica assemblea, con la
partecipazione del popolo, che giudicava l'operato delle varie
amministrazioni. Fondarono colonie nella terraferma di fronte (?), in
Egitto, in Libia e in Etruria, ma non riuscirono a sconfiggere l'impero di
Atene. "Quando l'elemento divino, mescolato con la natura mortale, si
estinse in loro, il carattere umano prevalse, allora degenerarono, e mentre
a quelli che erano in grado di vedere apparvero turpi, agli occhi di quelli
che sono inetti a scorgere qual genere di vita conferisca davvero la
felicità, apparvero bellissimi, gonfi come erano di avidità e potenza. E
Zeus, il dio degli dei, intuito che questa stirpe degenerava miserabilmente,
volle impartir loro un castigo affinché diventassero più saggi. Convocò gli
dei tutti, e, convocatili, disse..." Il Crizia conclude quì il suo
"dialogo" ma chiarisce poi successivamente, gli effetti delle considerazioni
di Zeus: "Più tardi, avvenuti dei terremoti e dei cataclismi
straordinari, tutta la stirpe guerriera (cioè gli Ateniesi) sprofondò
sotto terra, e similmente l'isola di Atlantide s'inabissò in mare e
scomparve".
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- L'evento della
distruzione di Atlantide
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- Quando potrebbe essere
avvenuta la distruzione di Atlantide e cosa potrebbe averla determinata?
- Sul
quando, gli Atlantisti sono abbastanza concordi: intorno a 11.000 anni fa,
più o meno nel periodo descritto da Platone. Otto Muck, autore de "I Segreti
di Atlantide", ha ricostruito con complessi calcoli basati sul calendario
Maya addirittura il giorno esatto della catastrofe: il 5 giugno dell 8498
a.C.. Per quanto riguarda le cause, le ipotesi sono molteplici:
dall'eruzione vulcanica, a una guerra nucleare, alla caduta di un asteroide
o di una seconda luna che, in tempi remoti, avrebbe orbitato intorno al
nostro pianeta. Cosa potrebbe provocare un avvenimento del genere: la
scomparsa di un continente modificherebbe innanzitutto le correnti
oceaniche, mutando in modo radicale le situazioni climatiche , creando così
nuove glaciazioni e nuove zone desertiche. L'onda d'urto e la susseguente
marea distruggerebbero gran parte delle città portuali e molte città
dell'interno; l'immensa compressione causata da un eventuale impatto con un
gigantesco asteroide, provocherebbe una radioattività pari a quella di
alcune bombe H. La polvere sollevata oscurerebbe il sole per anni. Qualora
Atlantide fosse stata, come si racconta, la dominatrice di altre civiltà, la
sua scomparsa avrebbe suscitato lotte e sconvolgimenti. Insomma, se
Atlantide fosse stata distrutta in un giorno e una notte, come Platone
asserisce, la Terra avrebbe conosciuto necessariamente un'era di barbarie, e
una nuova civilizzazione non avrebbe potuto evolversi prima di cinque o
seimila anni.
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- I tre luoghi dove è
stata cercata la Nazione di Atlantide
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"Dove è stata cercata e dove è stata trovata parte di Atlantide nel
mare del Giappone..."
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- Un tempo più che
sufficiente per cancellare e trasformare in leggenda ogni traccia di un
remoto passato.
- Naturalmente Platone
conferma i cataclismi "un tempo vi furono grandi mortalità, causate da
inondazioni e da altre generali calamità, dalle quale ben pochi uomini
riuscirono a salvarsi".
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- I discendenti di
Atlantide
- I Toltechi del
Messico e gli Incas del Perù affermavano di essere discendenti di Atlan o
Aztlan una terra lontana "dove si elevava un'alta montagna ed un
giardino abitato dagli dei".
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- Anche i Dakotas
dell'America del nord raccontano che essi provengono da un'isola situata
contro il sol levante, che fu poi sommersa e dalla quale scapparono
all'epoca del cataclisma.
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- Una descrizione
dell'immagine del cataclisma è contenuta nell'atzeco Codex
Chimalpopoca: "In tal momento il cielo si congiunse con l'acqua, in un
sol giorno tutto fu perduto, e il giorno consumo tutta l'umanità…..anche la
montagna sparì sott'acqua".
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- Nel famoso libro sacro
Maya (conservato nel British Museum) si legge: "Nell'anno 6 del
Kan, il II muluc, nel mese di zac, si fecero dei terribili terremoti e
continuarono senza interruzione sino al 13 chuen. La contrada delle colline
di Argilla, il paese di Ma, fu sacrificato. Dopo essere stato scosso due
volte, scomparve ad un tratto durante la notte. Il suolo era continuamente
sollevato da forze vulcaniche, che lo facevano alzare ed abbassare in mille
località. Infine cadette……Ciò avvenne 8060 anni prima della composizione di
questo libro".
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- E' importante notare
come questa data dell'abissamento di Atlantide coincida esattamente con
quella dei preti egiziani che stabiliscono nell'anno 9564 a.C. Infatti
aggiungendo a quest'epoca gli anni dell'era volgare si arriva a 11490 anni
circa, e aggiungendo agli anni 8060 del Maya i 3400 di antichità del Libro,
si ottiene in totale 11460 anni. Ad Haiti e nelle Antille vi è
una tradizione che dice: "Il mare si rovesciò attraverso i rotti argini,
e tutta la pianura che si stendeva lontano, senza né fine né termine da
alcun lato, fu coperta dalle acque……soltanto le montagne, a causa della loro
altezza, non furono coperte da questa inondazione, e le isole".
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- Secondo le tradizioni
gallesi, riguardanti l'Atlantide, tre razze avevano occupato il paese dei
Galli e l'Armonica: la popolazione indigena, gli invasori atlanti e i Galli
ariani. Inoltre secondo tali tradizioni, ci furono tre grandi catastrofi che
avevano sommerso a tre varie riprese un immenso continente, del quale il
paese dei galli costituiva una estremità. Inoltre i vecchi Galli
raccontavano, mostrando l'Oceano Atlantico, che una volta le foreste si
stendevano molto lungi nel mare e coprivano una immensa distesa.
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"Simbolica immagine di Atlantide..."
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- Più preciso è un testo
scritto dal filosofo greco Proclo (Costantinopoli 410 - Atene 485) nel quale
afferma che: “Gli storici che parlano delle isole del Mare Esteriore
dicono che ai loro tempi vi erano sette isole consacrate a Proserpina, e tre
altre ne esistevano, di una superficie immensa, delle quali la prima era
consacrata a Plutone, la seconda ad Ammone, e la terza, della grandezza di
mille stadi, a Poseidone. Gli abitanti di quest'ultima isola hanno
conservato dai loro antenati il ricordo di Atlantide, cioè una isola
immensamente grande, che esercitò lungamente il dominio su tutte le isole
dell'oceano atlantico……”
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- E ancora il Critia:
“L'Atlantide era dunque toccata a Poseidone. Egli mise in una parte di
quest'isola dei piccoli che aveva avuto da una mortale. Ed era una pianura
situata vicino al, mare e, verso il mezzo dell'isola, la più fertile di
tutte le pianure…. I figli di Poseidone ed i loro discendenti regnarono nel
paese per una lunga serie di generazioni, ed il loro impero si estendeva
sopra un gran numero di altre isole, anche al di là dello stretto, come già
si disse fino all'Egitto e alla Tirrenia…”
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- L'immortale
consapevolezza di Mikado Francesco: "La Verità è che al
termine della grande ricerca l'uomo
scoprirà che la cosiddetta Piramide di Cheope, altro conserva che i segreti di
Atlantide e di una meravigliosa coppia vissuta nel "Tempo
Zero":
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- Gesù il Cristo e la sua parte femminile Maria Maddalena..."
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