- Breve
introduzione
- Credo che non ci sia modo migliore, per raccontare
questa storia e farla
rappresentante della mia ultima esperienza vissuta in Pakistan. Confesso che
mai come in quei secondi vissuti, ho capito quanto sia importante l'arma
della
Speranza. E' lei che mi a permesso di raggiungere il Cuore della "Mia Immortale Madre"
in cima alla più Sacra Collina del Pakistan...
- Amici, nei miei momenti "bui" vissuti da bambino,
almeno una volta ho sentito questo racconta da Esseri Illuminati*
che "casualmente" mi venivano a trovare nei mie momenti di difficoltà
interiore...
- Ho conservato la
storia delle quattro candele in uno dei miei particolari cassetti e credo
che sia arrivato il momento di donarla a coloro che hanno perso il contatto
con se stessi e con la propria Speranza dormiente in loro...
-
- * Parlo di Francesco Forgione in
arte Padre Pio, Gesù, Mahamuni Babaji di Badrinath, Papa Giovanni XXIII, di
Lalla, una bambina di 4 anni che è stata mia Guida, dei miei tre
Angeli Custodi Hahahel, Amaterasu e Francesco Marto e altri e ancora
altri...
-
- Le quattro candele della Vita
- Quattro candele, bruciando, si consumavano
lentamente...
Il luogo era talmente silenzioso che si poteva ascoltare la loro
“conversazione”.
-
- La prima diceva:
“IO SONO LA PACE, ma gli uomini non
riescono a mantenermi!
Penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi!”.
Così fu e, a poco a poco, la candela si
lasciò spegnere completamente.
-
- La seconda disse:
“IO SONO LA FEDE, purtroppo non
servo a nulla!
Gli uomini non ne vogliono sapere di me e, per questo motivo, non ha
senso che io resti accesa”.
- Appena ebbe terminato di parlare, una leggera
brezza soffiò su di lei e la spense.
- Triste triste, la terza candela, a sua volta,
disse: “IO
SONO L’AMORE, non ho la forza per continuare a rimanere accesa!
Gli uomini non mi considerano e non comprendono la mia importanza.
Essi odiano perfino coloro che più li amano: i loro familiari!”.
- E senza attendere oltre, la candela si lasciò
spegnere.
- Inaspettatamente un bimbo, in quel momento,
entrò nella stanza e vide le tre candele spente.
Impaurito per la semi oscurità, disse: “Ma cosa fate! Voi dovete
rimanere accese, io ho paura del buio!”.
- E così dicendo, scoppiò in lacrime.
-
Allora, la quarta candela, impietositasi,
disse:
“Non temere, non piangere, finché io sarò
accesa, potremo sempre riaccendere le altre tre candele!”.
“IO SONO LA SPERANZA!”.
-
-
Con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime, il bimbo
prese la candela della Speranza e riaccese tutte le altre.
Serena
riflessione di Mikado Francescoji
-
Come ho detto
precedentemente, questa storia
mi riporta indietro nel tempo, mi ricorda quei momenti infantili in cui
avevo la paura del buio e in particolare di perdere il contatto con la
fiamma di una misteriosa candela accesa che mi appariva al centro
del mio essere ogni volta
che chiudevo gli occhi...
-
Vi
prego, fate si che non si spenga mai la
Speranza dentro
il Vostro immenso Cuore e che ciascuno di Voi possa essere un buon Strumento di
Crescita Interiore, come quel piccolo Franceschino che ben conosco dalla
nascita, pronto ad affrontare ogni pericolo in Terra o al centro
dell'Inferno, al solo fine di raggiungere Verità
insite in lui... per poi donarle al mondo intero...
-
-
Amici,
il
piccolo Franceschino è diventato grande "Affidandosi" sempre al Cielo è
rafforzando
l'arma della
Speranza e vi
confesso che è
stata proprio la Speranza
che gli a permesso di
raggiungere
fini inimmaginabili, come quello di riaccendere con le sue irreali
conquiste Cristiche, il Sacro Fuoco della Fede, dell’Amore e di quella Pace
che tanti cercano, ma solo rare persone riescono
a conquistare e dire:
-
-
"Sono quel che sono!"
-
-
Amici, abbiate cura di
Voi Stessi è soprattutto del dono più grande
che Dio ha concesso a "Tutti" i Suoi Amati Figli :
-
-
la
Vita!
-
-
“Nel momento in cui ho raggiunto un fine inaspettato, la
Sacra Fiamma della
Speranza mi stimola a dare un nuovo buongiorno alla
Vita."