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Risposta di Maurizio De Benedictis
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- "Caro Mio Amato Mikado Francescoji,
sono
onorato di far parte di quelle persone che con Fede attiva e non cieca
ricercano Dio ogni giorno. Sento il bisogno di dare questo messaggio a
coloro che ci sono intorno perciò scrivi quanto segue su facebook e sul tuo
sito.
In questi circa 12-13 anni passati insieme da quando ci siamo incontrati in
queste nuove vesti tante cose sono cambiate nella mia vita ma anche nella
tua vita, in questi anni di grandi tempeste, grandi cambiamenti ma
specialmente grandi gioie vissute insieme nel sentire che ogni giorno che
passava facevo un passo verso il mio Tempio Divino, mi portano oggi a poter
affermare di averti vissuto in tutte le possibili vesti, come Maestro, come
Mikado, come fratello, come amico, come essere umano con le sue debolezze,
come essere divino, come padre Spirituale ma specialmente come compagno di
viaggio verso la realizzazione divina. Ho seguito sempre è solo il tuo
infinito insegnamento e quello che il cuore mi sussurrava e non la mia mente
dubbiosa e complicata che continuamente voleva farmi allontanare da te
specialmente nei momenti più difficili, per far parte di quel gruppo di
persone che ti hanno vissuto con la mente. Ti chiedo scusa per i dubbi della
mia mente, ma sono sicuro che questi mi hanno aiutato a comprenderti con il
cuore. Purtroppo le persone che si sono allontanate da te hanno fatto tutto
il contrario, non hanno saputo comprendere il linguaggio della semplicità e
non sono riusciti a comprendere se stessi in quei momenti, giudicando se
stessi mentre ti giudicavano.
Oggi, grazie a te ho imparato il linguaggio della semplicità e continuerò ad
amarti non per quello che dici di essere ma per quello che tu dimostri di
essere! Una mia scintilla divina, una particella che rimarrà in eterno
dentro di me ovunque ci porteranno le nostre vite! Il mio augurio e che
altri possano ritrovarsi con se stessi per comprendere e amare senza
giudicare quello che tu sei e viverti come io ti ho vissuto. Ed In
particolare mi riferisco a questi ultimi tre viaggi vissuti tra Kashmir e
India del Nord con un forte senso di morte come se ogni momento del nostro
viaggio potesse essere l’ultimo. Sono sicuro che dentro di noi abbiamo
vissuto quei momenti come perfetti Samurai pronti a morire per compiere la
nostra missione, pronti a passare tra quei proiettili per raggiungere la
Tomba di Yuzu Asaph in arte Gesù Cristo a Rozabal e mettere in atto il
processo di purificazione Karmica collettiva per poi prendere le sue Orme
personalmente da Fida Hasnainn per portarle in Occidente sapendo di correre
il rischio di rimanerci secchi. Io che ho dormito vicino alle Sacre Orme
all’interno della Stanza della Fratellanza Cristica, posso dire che la loro
energia è enorme e può essere devastante per chi non è pronto, e visto che
ho incontrato Sai Baba nel 2007 e vissuto momenti intensi in India del Nord
a contatto con i due Babaji, sono consapevole di quello che sto scrivendo.
Non so se oltre me qualche altra persona ha avuto questa fortuna di vivere
ciò che mi hai fatto vivere, io mi auguro di Si!!!
Ricordo quei momenti in cui mi guardavi negli occhi e mi dicevi: “Maurizio,
qualunque cosa mi succeda vai avanti e non ti voltare verso di me. Lasciami
dove sono e cammina veloce perché tu devi tornare dalla tua famiglia.”
Ti ringrazio di avermi fatto vivere anche questo viaggio a contatto con il
senso di morte materiale vissuto il 21° giorno di Aprile quando siamo saliti
a Badrinath con la pioggia e quando abbiamo visto la montagna che era
franata pochi minuti prima del nostro passaggio, ed in quel momento ti ho
ricordato di quelle notti prima in cui in preveggenza avevamo vissuto la
frana e tu eri rimasto sospeso nel vuoto mantenuta da Babaji di Badrinath e
dai Maestri dell’Himalaya mentre due persone erano cadute giù. Nessuno può
comprendere quello che abbiamo provato in quel viaggio verso Badrinath tra
strade mancanti, crollate totalmente o in parte e con quel tassista che
correva veloce senza rallentare mentre le ruote arrivavo sul margine della
strade e giù c’era il vuoto e la morte materiale sicura al 99,9%. Di cose
pericolose io ne ho fatte ma questa è stata la più grossa, lunga (5 ore) e
consapevole e ti assicuro che ho trasformato la mia paura attraverso la
preghiera e la fede ad ogni curva senza muretti di protezione, ma con
qualche pietra sulla quale vi erano scritte in inglese che dicevano di
andare piano e di non bere alcool alla guida.
Detto ciò mio Amato, grazie per avermi dato il titolo di Maestro ed è la è
prima volta che lo scrivi, ma anche dopo tutto quello che ho vissuto sento
che dovrò vivere il mio digiuno Cristico di 21 giorni per poi inseguire
quello che sento mio (40 giorni) e solo allora mi sentirò fuso totalmente
con il Maestro che è dentro di me e sarò diventato un'unica cosa con te ed
avrò la certezza di avere seguito le Orme del più grande essere di Luce che
ha calpestato questa Terra: Gesù Cristo.
Grazie per aver avuto la pazienza di guidare un capoccione come me e
specialmente di esserti preso questa responsabilità.
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