Mikado Nintoku-tennò, il Fuji e la bandiera
giapponese
Breve
storia
sulla bandiera giapponese
In Giappone la bandiera
nazionale giapponese viene chiamata con il nome di "Hinomaru".
E' bene venire a conoscenza
che fece la sua prima apparizione nel periodo delle guerre civili, quando
veniva issata a bordo delle navi da guerra. Successivamente, nell'Era
Takugawa divenne necessaria, in quanto simbolo del paese davanti
all'apertura di relazioni diplomatiche con i paesi dell'Ovest. E fu il 27
Gennaio 1870, che "Hinomaru" venne dichiarata ufficialmente bandiera
nazionale giapponese!
Dal 1872 venne ufficializzato anche il suo uso per la celebrazione del Nuovo
Anno.
Innalzare la bandiera e cantare l'inno nazionale durante le cerimonie di
inizio e di fine scuola divennero riti obbligatorio all'interno delle
istituzioni scolastiche, il quale fenomeno, nel 1991 fece molto parlare.
Il Partito Socialista, che
si era opposto all'uso obbligatorio dell'Hinomaru e dell'inno nazionale sul
territorio definito militare, diede il consenso di lasciar decidere alla
nazione quando issare la bandiera.
E mentre molti giapponesi amano vedere l'Hinomaru durante le Olimpiadi, non
molti si rendono conto di quanto sia presente quotidianamente nella loro
vita.
Il Fuji e il significato sulla bandiera
giapponese
Dopo la mia ascesa sul Fuji,
il mio risveglio interiore a riguardo le mie due vite (Kami 85-390- e Mikado usui 1855 - 1948) vissute in Giappone fu talmente veloce che talvolta mi
lascia senza respiro. Senza dubbio quella più intensa e lunga (305 anni) fu
quella vissuta accanto al mio amato Mikado Nintoku-tennò (309 anni). E'
proprio accanto a lui che ho assorbito il meglio del meglio e ora vi voglio
confidare una delle tante predizione al riguardo del vero significato della
bandiera giapponese.
L’antico popolo giapponese ha
avuto nei riguardi del Monte Fuji ammirazione, devozione, rispetto e,
aggiungo, un timore sacro. E’ da questi profondi sentimenti che nasce lo
scintoismo, quello che per alcuni è una pura scelta di vita, in cui ogni forza
della natura sentita dall’uomo come superiore diventa un essere divino, un
Kami, e in cui la dea Amaterasu con i suoi raggi solari è l’origine di
tutti i Kami e dei giapponesi stessi.
Mikado Nintoku-tennò mi disse
nelle mie antiche vesti di Kami,
che il Fuji sarà in eterno il grande protettore, il guardiano dell’immortale
destino del Giappone e sarà immortalato sulla bandiera giapponese:
“Kami,
sia oggi che domani, molti giapponesi non sapranno il significato spirituale
della sacra bandiera. Oggi io lo trasmetto a te e domani tu lo trasmetterai al
mondo intorno a te. Sappi che i caldi raggi inviati dalla dea Amaterasu sono
rappresentati dal Sole e il Fuji dal rosso fuoco all’interno del Sole,
contornato dal bianco che rappresenta la purezza dell’antico Spirito, che il
popolo giapponese perderà nel periodo Mille più Mille insieme al suo onore.”
Anche questa volta la
predizione di Mikado Nintoku-tennò è andata a segno, perché il popolo
giapponese con incredibile perseveranza, mantenendo il proprio forte senso di
coesione familiare, è andato avanti nel tempo, arrivando fino in cima,
diventando uno dei paesi più ricchi e moderni della Terra. Questo successo
però è stato pagato caro, perché secondo il mio personale pensiero, hanno
perso il contatto con la forza stessa che per millenni è stata la fonte della
loro arte, della loro letteratura, del loro sentiero di Spirito e, in fin dei
conti, della loro identità:
- Il contatto con la natura, con i propri
Antenati e infine con le Divinità.