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Perché digiunare
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“ Potremmo immaginare un Capo di stato, oggi, che, prima di prendere una
decisione importante per la vita di un individuo o di un popolo, si ritiri per
sette, quattordici o ventuno giorni in un luogo appartato al fine di meditare e
di digiunare?
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Eppure, è proprio così che agivano Yuzu Asaf-Kirysuto
in arte Gesù il Cristo, Mikado Nintoku e Kami e
successivamente altri "uomini di luce" inclusi naturalmente Mikado Meiji e
Mikado Usui e oggi Mikado Francescoji...”
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Il grande
stimolo per vivere l'esperienza del digiuno
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All’inizio di questo profondo
cammino, vediamo quali generosi fini può portare questa affascinante esperienza
del digiuno: Per dimagrire nel modo più rapido e facile. Per sentirsi meglio
fisicamente. Per sentirsi e apparire più giovani. Per risparmiare. Per far
riposare tutto l’organismo. Per ripulire il corpo. Per far scendere la pressione
sanguigna. Per diminuire il livello del colesterolo. Per perdere l’abitudine di
fumare e di bere. Per avere più gioia dalla vita sessuale. Per lasciare che il
corpo guarisca se stesso. Per allentare la tensione. Per non dipendere più da
farmaci. Per dormire meglio. Per digerire meglio. Per regolarizzare le funzione
intestinali. Per sentirsi euforici. Per acuire i sensi. Per rendere più vivaci i
processi mentali. Per risparmiare tempo. Per accrescere l’auotostima. Per
migliorare le proprie abitudini alimentari. Per solidarietà con chi ha fame. Per
ottenere l’autocontrollo. Per andare alla ricerca di rivelazioni spirituali. Per
rispettare i riti religiosi. Per richiamare l’attenzione su fatti politici. Per
rallentare il processo d’invecchiamento.
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Preparazione al digiuno terapeutico
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Il giorno precedente al
digiuno mangiate solo insalata fresca. Si può digiunare tranquillamente
tre giorni al mese, alla fine di prevenire ogni malattia. Se durante il digiuno
dovessero insorgere mal di testa, vertigini o nause, ciò è dovuto all’immissione
nel sangue di tossine provenienti dai vari tessuti, vedrete che se ne
andranno in breve tempo. Uno dei sistemi più veloci per la neutralizzazione
delle tossine è quello di bere acqua calda, quasi bollente, che ha il fine di
allargare i vasi sanguinei e linfatici intasati dalle tossine e favorire
l’espulsione attraverso le urine.
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Per quanto riguarda crisi di
purificazione tipo febbre, tosse, vomito eruzione cutanee e diarrea state
tranquilli che andranno via immediatamente.
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In che cosa consiste il digiuno
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E’
importante bere soltanto acqua altrimenti non si può definire un giusto
digiuno. Anche se vi sono bevande prive di calorie, è meglio evitarle
comunque. Il caffè e il the stimolano il sistema nervoso centrale in un
momento in cui cercate di dare un po' di riposo al vostro organismo. Bevande
non caloriche, colorate, aromatizzate e dolcificate, richiamano alla memoria
l’idea del cibo e possono stimolare l’appetito rallentando il processo di
purificazione.
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L’acqua rappresenta la “ fonte
della giovinezza ”, è la miglior amica del digiunatore. Facilita
l’espulsione delle tossine e delle materie di rifiuto, che si accumulano quando
si brucia il tessuto grasso. Aiuta il corpo a non disidratarsi e, in più, calma
gli stimoli della fame che talvolta si presentano all’inizio di un digiuno. Si
consiglia di berne almeno due litri al giorno con la raccomandazione che non sia
fredda. Non bevete acqua distillata: è l’acqua più pura che possiate bere, ma
il suo contenuto in sali minerali è pari a zero. Io durante i miei digiuni
(anche di un giorno) preferisco bere l’acqua minerale.
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Che cosa succede se si digiuna
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Il
primo processo che il digiuno avvia, è la perdita dei liquidi e subito dopo,
l’organismo inizia a consumare il glicogeno, cioè lo zucchero di riserva che
si trova soprattutto nel fegato. La quantità massima di glicogeno di cui
ognuno dispone è di circa mezzo chilo, che viene consumata nell’arco di
pochi giorni. Subito dopo, l’organismo avvia un’altro processo passando
all’utilizzazione del grasso di deposito per trasformarlo in energia.
Prendiamo in considerazione, che la riserva di grasso è, mediamente,
nell’uomo di 18-20 chili e nella donna di 20-22 chili, si scopre che, con la
velocità con cui l’organismo brucia i grassi, di digiuno non si può “ morire
” almeno prima di 40-50 giorni.
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Il primo digiuno e i suoi effetti
collaterali
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All’inizio del digiuno è probabile
che sentiate qualche disturbo, come mal di capo, nausea o capogiri, niente
paura, sono segni di salute .
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Non scoraggiatevi o allarmatevi per
questi sintomi; solitamente sono passeggeri.
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Se non scompaiono dopo un paio di
giorni, consultate il vostro medico.
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Questi disturbi sono in realtà
segni di salute: essi indicano infatti che il corpo si sta liberando di
materiali di rifiuto. Sono gradini sulla strada di un vero benessere sia fisico
che mentale.
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Durante la prima settimana di
digiuno la lingua, che fa parte del sistema escretorio, si copre di una patina
bianca. Vi potrà capitare di avere l’alito cattivo, ma ricordatevi che è un buon
segno. La lingua è uno specchio che riflette quando un materiale di scarto viene
eliminato.
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Potrete sciacquarvi la bocca con
acqua calda e spazzolarvi denti e lingua con una spazzolina morbida. Non usate
collutori poiché contengono coloranti o aromatizzanti artificiali, tutte le cose
da evitare durante il digiuno, come pure le paste dentifricia (potete con
tranquillità usare solo quelle completamente naturali, a base di argilla ,
salvia, sale marino o carbone).
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La scomparsa spontanea della patina
sulla lingua e dell’odore di acetone dell’alito precedono il ritorno
dell’appetito e sono segni che il digiuno va terminato. La bocca ha allora un
gusto fresco e piacevole e l’alito è gradevole.
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I digiuni successivi
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1.
Potete sempre digiunare uno o due giorni la settimana. Può darsi che
troviate più conveniente un digiuno occasionale di tre o cinque giorni;
2.
Dopo un digiuno di venticinque giorni o più è conveniente aspettare sei
mesi prima di rifarlo, e naturalmente sempre sotto sorveglianza medica;
3.
Sia che digiunate per un
giorno o due oppure per cinque giorni, e se digiunate regolarmente, non
dovreste superare i dieci giorni al mese;
4.
Non dovete mai scendere
sotto il livello del peso che il vostro medico considera giusto per voi.
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Digiuno prolungato
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Se digiunate per una settimana o
più: 1.
Rimanete in contatto con il
vostro medico; 2.
Bevete almeno due litri
d’acqua al giorno; 3.
Fate più movimento
possibile; 4.
Non prendete medicine di
nessun genere senza l’approvazione del medico (durante un digiuno di pochi
giorni potete prendere vitamine e sali minerali);
5.
Copritevi sufficientemente;
6.
Prendete molta aria fresca;
7.
Riposatevi all’aria aperta,
se possibile; 8.
Prendete il sole al mattino, quando una prolungata esposizione al sole non è
pericolosa come più avanti nella giornata (misura che andrebbe sempre
adottata;
9.
Non bevete niente a
eccezione dell’acqua: niente caffè, thè, succhi, bevande non caloriche e
certamente niente alcool;
10.
Non fumate;
11.
Fate frequenti docce o bagni
( è una buona idea dal punto di vista igienico perché il corpo si libera di
molte tossine attraverso la pelle; per stimolare la pelle usate un guanto da
bagno ruvido);
12.
Evitate bagni troppo
caldi e saune;
13.
Non fate movimenti improvvisi; la pressione del sangue più bassa può causare
giramenti di capo; 14.
Non prendete diuretici;
15.
Vi sono opinioni discordanti se
guidare o no l’automobile durante un lungo digiuno. Digiunare può condurre
a euforia, anche a un leggero senso di intossicazione, che sono condizioni
sfavorevoli per una guida sicura. Non credo si possa dare una regola
precisa: forse è meglio che decidiate voi, secondo come vi sentite;
16.
Prima di iniziare il digiuno
prolungato, come per qualunque altra dieta dimagrante, è consigliabile
sottoporsi a una visita medica che includa un esame del fegato e
l’elettrocardiogramma.
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Come concludere un digiuno
prolungato
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Il ritorno dell’appetito, una
lingua di nuovo pulita, l’alito fresco e l’urina chiara sono segni sicuri che
avete completato il digiuno e che è il momento di ricominciare a mangiare.
Queste caratteristiche si manifestano di solito verso il venticinquesimo giorno,
ma possono anche presentarsi prima.
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Vi sono alcuni sintomi che indicano
un malfunzionamento del metabolismo e anch’essi rendono necessaria
un’interruzione del digiuno. Essi includono:
1. Persistenza della
fame dopo il quarto giorno ( la ragione potrebbe essere una sovrabbondanza di
insulina) o ricomparsa inattesa della fame;
2.
Ritmo cardiaco anormale o
persistente polso frequente;
3.
Spasmi gastrici o
intestinali o sintomi di addome acuto(se lo spasmo è funzionale, può darsi che
il medico somministri medicamenti adatti e che il digiuno non debba essere
interrotto); 4.
Asma cardiaca; 5.
Prolungati periodi di nausea
o vomito, mal di capo, capogiri o debolezza;
6.
Il vostro medico vi dirà che
non c’e bisogno di interrompere il digiuno se prendete il raffreddore o una
bronchite. Anzi, è probabile che ve ne liberiate prima se continuate il digiuno...
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Gandhi ha detto: "Non
bisogna intraprendere un digiuno in modo meccanico. È un’arma potente, ma
pericolosa, se maneggiata in modo dilettantesco. Richiede completa
autopurificazione, molta più di quanta non ne occorra per affrontare la morte
sperando sempre nella vendetta. Anche un solo esempio di tale perfetto
sacrificio può bastare al mondo intero. Tale è considerato l’esempio di Gesù."