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Mikado Francescoji e la
terapia dell’Argilla
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“Formò
dunque Dio 1’uomo dal fango della terra, e gli inspirò in faccia lo spirito
della vita, 1’uomo divenne persona vivente”.
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Genesi 2,7
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- Questa pagina è stata
estratta dal libro di Mikado Francescoji : "Guaritore di Luce"
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Basterebbe leggere qualche passo della
Bibbia o del Vangelo per capire l’importanza che ha sempre avuta la “Terra”
nella vita dell’uomo. Tutte le forme di vita sul nostro pianeta provengono
dalla terra e non ci dobbiamo meravigliare se essa ha un potere vitale
eccezionale.
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Nel Vangelo di San Giovanni ( secondo
la traduzione di Zimmermann), si legge che il mio Immortale Maestro Yuzu
Asaph ossia Gesù, ai sofferenti che si rivolgevono a lui mostrando le membra
deformate dal male, diceva:
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“Recatevi laggiù, sulle rive del fiume,
dove si trova il fango scaldato dal dall’Angelo del Sole. Immergete i vostri
piedi in quel fango affinché l’abbraccio dell’Angelo della Terra possa
togliere dalle vostre ossa ogni impurità e tutte le malattie che corrodono.
Allora voi vedrete come Satana e i vostri dolori saranno scacciati
dall’abbraccio dell’angelo della terra. E i gonfiori delle vostre ossa si
dissolveranno e le vostre membra si raddrizzeranno e voi sarete liberati da
tutti i dolori”.
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E ancora Gesù utilizza la terra
guarendo tante altre malattie...
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L’argilla è una delle materie più
antiche che l’uomo abbia mai usato, in tempi remotissimi grazie alla sua
morbidezza si producevano ceramiche e oggetti ornamentali per usi domestici.
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Le prime notizie storiche sull’uso
dell’argilla a scopo cosmetico, risalgono all’epoca Egiziana e loro ne
sfruttavano i principi purificatori, non solo per curare i malati, ma anche,
grazie ai suoi elevati poteri antisettici e batteriostatiche, nel
procedimento per la mummificazione dei defunti.
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Nell’antica Cina, Giappone e nella
vicina India venivano commercializzate ( e lo sono tuttora ) speciali
tavolette di argilla essiccata: Bambini deboli, donne in stato di
gravidanza, anziani debilitati, prendendo queste tavolette e succhiandole ne
ricavano grandi giovamenti. Possiamo dire che ancora oggi l’ingerire terra è
consuetudine largamente diffusa in taluni Paesi, specialmente nelle regioni
calde: Cina, India, Egitto, America meridionale e oggi in gran parte
dell’Europa e soprattutto in Italia ( io sovente ne faccio uso ).
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Vediamo alcuni cenni storici e
scopriamo che:
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Nel I e V sec. a. C. Ippocrate curava i
dolori di vario genere con l’argilla.
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Plinio il vecchio nel I sec. d. C.
nella sua storia naturale e Dioscoride, medico Greco, sulla materia medica,
raccomanda l’argilla come rimedio dalle molteplici virtù.
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Nel II d. C. Oaleno riconosce
nell’argilla un potente rimedio naturale contro molte malattie.
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Avicenna, medico e filosofo, nel XI
sec. D. C. nel suo Canone della medicina, parla deU'argilla come di un
potente e poliedrico medicamento .
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Nel 1920, il famoso abate Kneipp
ripropose l’argilla come un grande e potente medicina naturale. Così si
esprimeva: “L’argilla guarisce le infiammazione, attira a sè la materia
malata e putrida, guarisce le ferite e le ulcerazioni. E’ un eccellente
medicamento nel mal di testa, di spalle, nelle infiammazioni, nelle
intossicazioni ecc.”.
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Nel XX secolo il prof Julius Strumpf,
medico Berlinese, utilizzò l’argilla per curare molte malattie e tra queste
anche il colera Asiatico del 1903.
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Durante la guerra del 1915-18,
nell’esercito Francese si faceva uso dell’argilla, per prevenire la
dissenteria.
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Una grande e luminosa personalità del
nostro tempo, Gandhi, utilizzava personalmente l’argilla sotto forma di
cataplasma e ne raccomandava l’uso.
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Jean Valnet, studioso di medicina
naturale, parla ampiamente e con grande convinzione delle molteplici
proprietà terapeutiche dell’argilla.
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- Nel suo
testamento spirituale, scrive: “L’approfondimento delle mie
esperienze mi ha consentito di ampliare le conoscenze delle reazioni
dell’argilla e ho scoperto che per molti disturbi non vi è medicina che
agisca con altrettanta efficacia e facilità dell’argilla. Lei e antisettica,
antitossica, assorbente, bettericida, cicatrizzante, energizzante...”.
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- L’analisi dell’argilla
verde ha dato la seguente composizione:
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Silice 49,10%; Allumina 14,61%; Sesquiossido di ferro
5,65%; Calce 4,44%; Magnesia 4,24%; Ossidi alcalini
3,08%; Anidride titanica 0,74%; Umidità 7,40%; Perdita al
fuoco 10,85%.
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La sua grande ricchezza di silice la rende indicata in numerose affezioni,
in particolare l’arteriosclerosi, la tubercolosi, l’invecchiamento, gli
stati degenerativi multipli.
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L’importanza del magnesio, del ferro, del calcio in terapia permettono di
spiegare le funzioni delle cure argillose nelle astenie, le
demineralizzazioni, gli stati cancerosi, le anemie.
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L’argilla e il sistema ghiandolare
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"Agisce sulle sette ghiandole endocrine,
rappresentanti materiali dei sette piani (Chakra…) energetici, custodi dell’Elisier della
Lunga Vita...”
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Mikado Francescoji
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L'argilla e di sostanza molle, proprio
come il nostro sistema ghiandolare. Ed è lì che essa agisce quando viene
assunta per via orale.
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Come c’è una corrispondenza tra le
montagne e il nostro scheletro, tra le acque e il nostro sangue, così c’è
una corrispondenza diretta tra l’argilla e il nostro apparato ghiandolare.
Nel nostro organismo l’intero processo di crescita e l’intero metabolismo
sono strettamente legati al sistema ghiandolare. L’argilla, agendo a livello
ghiandolare, regola ed equilibra l’attività di questo complesso sistema che
ci indica il sentiero per raggiungere “L’elisier della lunga vita”.
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Che cosa cura l’Argilla
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1.
Acne.
2.
Aderenze (e
postumi operatori).
3.
Affaticamento.
4.
Afta.
5.
Angina.
6.
Artrite (agli arti e dentaria).
7.
Ascessi
(foruncoli, paterecci) e ascessi dentari.
8.
Bronchiti.
9.
Calli (ai piedi).
10.
Coxite senile.
11.
Dermatosi (purulenta
e secca).
12.
Dismenorrea.
13.
Distorsioni (slogature,
contusloni, bernoccoli).
14.
Dita (male alle).
15.
Eczemi.
16.
Emicrania.
17.
Emorroidi. Enterite.
18.
Epatite
virale.
19.
Emia.
20.
Fegato (insufficienza epatica e
biliare).
21.
Ferite e ferite infette.
22.
Fuoco di S.Antonio
(erpest zoster).
23.
Gotta.
24.
Influenza.
25.
Insolazione.
26.
Lombaggine.
27.
Malattie dei denti (piorrea,
carie).
28.
Micosi (delle unghie).
29.
Nefrite (coliche
nefritiche, litiasi).
30.
Nevrosi. Occhi (irritazione).
31.
Otite.
32.
Palpitazioni cardiache.
33.
Pleurite.
34.
Prostata (malattie).
35.
Raffreddore (da fieno).
36.
Sinusite.
37.
Stitichezza.
38.
Stomaco.
39.
Tiroide.
40.
Tonsillite.
41.
Traspirazione eccessiva.
42.
Ulcere varicose.
43.
Ustioni.
44.
Varici.
45.
Verruche…
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Il giusto uso interno
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La sera prima di andare ha letto, versa
in un bicchiere contenente dell’acqua (poco più di mezzo bicchiere…), un
cucchiaino da caffè colmo di argilla verde ventilata (mi raccomando di
prendere l’argilla verde per uso interno…). Servendoti del cucchiaino, agita
molto bene l’acqua in senso orario, lentamente e ritmicamente da mezzo
minuto a un minuto.
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Si lascia riposare tutta la notte e il
mattino successivo in completo digiuno si berrà soltanto l’acqua (per
abituare l’organismo all’argilla…) lasciando l’argilla sul fondo del
bicchiere. Successivamente si agiterà l’acqua mandando l’argilla in
sospensione bevendola tutta.
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Se l’argilla ventilata dovesse
provocare stitichezza è consigliabile bere mezzo bicchiere al mattino
(sempre a digiuno…) e l’altro mezzo bicchiere prima di andare a letto. Se la
stitichezza dovesse continuare si berrà solamente l’acqua senza girare
l’argilla.
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Per i bambini fino a quattordici anni
si utilizzerà solo il sopranatante dell’argilla, oppure i granuli di argilla
che sono molto gradevoli e più facili da assumere.
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Il giusto uso esterno
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Bisogna prendere l’Argilla verde a uso
esterno e adoperarla impastata con l’acqua come antinfiammatore oppure nei
bagni o pediluvi (si trova facilmente in erboristeria. Per una spiegazione
più dettagliata su come usarla, ci sono dei buoni libri sull’argilla “per la
scelta, seguire il cuore”…)…
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E con queste mie ultime notizie
sull’argilla risiede in me felicità perché ritornano dentro la mia mente le
parole di mio padre, quando molto tempo fa mi parlò di questo miracoloso
fango dicendomi:
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“Francesco ricordati che un giorno
scriverai qualcosa di molto importante sull’argilla, saranno poche righe ma
Sapranno colpire molte persone. Io in quel momento sarò fuso con la tua
grande e immensa felicità”
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E vero papà ti sento molto vicino e
soprattutto felice.
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Ti voglio bene...
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